Note storiche

1611 Paolo V attua il progetto della costituzione del Novum Archivum nel Palazzo Apostolico e concentra nella Sala Paolina adiacente all’attuale Salone Sistino dei Musei Vaticani alcuni registri e volumi provenienti dalla Biblioteca Vaticana, dalla Camera Apostolica e dall’Archivio di Castel Sant’Angelo - l’Archivum Vetus - che continuerà a conservare i documenti più antichi e preziosi della Santa Sede, riposti in armadi di legno e ordinati per aree geografiche. Il papa affida a Michele Lonigo l’incarico di sovrintendere al nuovo archivio, nominandolo «prefetto delle bolle e dei registri della Biblioteca Vaticana».
1612 31 gennaio. Paolo V nomina Baldassarre Ansidei, già custode della Biblioteca Apostolica Vaticana, custode del nuovo archivio. Da questa data prende ufficialmente avvio la storia dell’Archivio Apostolico Vaticano, che costituisce però ancora una sorta di «dipartimento» della Biblioteca papale.

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1613-1614 Il materiale documentario raccolto da Paolo V nella Sala Paolina viene definitivamente collocato nei tre locali del Piano Nobile dell’attuale Archivio Apostolico Vaticano, situati lungo il braccio di Pio IV del Palazzo Apostolico, adiacente al Salone Sistino dei Musei.
1630 23 luglio. Urbano VIII sancisce l’autonomia dell’Archivio Apostolico Vaticano dalla Biblioteca Apostolica Vaticana.
1646 In un indice generale redatto dal prefetto Costanzo Centofiorini compare per la prima volta la denominazione «Archivio Segreto Vaticano» che da allora costituirà il titolo ufficiale dell’archivio fondato da Paolo V.
1660 Alessandro VII assegna all’Archivio Segreto Vaticano il piano soprastante le tre Sale Paoline, destinandolo alla conservazione dell’Archivio della Segreteria di Stato.
1798 L’Archivio di Castel Sant’Angelo viene trasportato nell’Archivio Segreto Vaticano attraverso il Passetto di Borgo.
1810 Napoleone Bonaparte ordina la confisca degli archivi papali, che vengono trasportati a Parigi a partire dal mese di febbraio. Circa 3.239 casse o ceste di documenti, provenienti dall’Archivio Segreto Vaticano e da altri archivi della Curia Romana, lasciano Roma a bordo di enormi carri.
1814 Si avviano le procedure per la riconsegna alla Santa Sede degli archivi papali giacenti a Parigi, nel Palazzo Soubise.
1815

febbraio-giugno. In seguito al momentaneo ritorno al potere di Napoleone - i cosiddetti Cento Giorni - si interrompono le procedure per la restituzione degli archivi alla Santa Sede.

settembre-ottobre. Riprendono le operazioni di trasferimento degli archivi papali da Parigi a Roma.

dicembre. Arrivo a Roma del primo nucleo di documentazione proveniente da Parigi.

1816-1817 Diversi convogli trasportano a Roma la restante documentazione sottratta alla Santa Sede da Napoleone. Le ingenti spese del trasporto inducono i commissari papali a distruggere centinaia di documenti considerati “inutili” e a venderne altre migliaia come semplice carta da macero. Durante il trasporto, il patrimonio archivistico subisce pesanti perdite; si verificano errori nella consegna di alcune carte e documenti, che finiscono in archivi diversi da quelli originari.
1881 Leone XIII apre le porte dell’Archivio Segreto Vaticano agli studiosi di qualsiasi paese e religione.
1884 1° maggio. Approvazione del nuovo Regolamento dell’Archivio Segreto Vaticano, che stabilisce le competenze del personale direttivo e subalterno, regolando le procedure per l’ammissione degli studiosi.
1980 18 ottobre. Giovanni Paolo II inaugura i nuovi depositi (Bunker) ricavati nel sottosuolo del Cortile della Pigna dei Musei Vaticani: un locale su due piani con una capienza di 31.000 metri cubi, attrezzato con 43 km lineari di scaffalature.
2019 22 ottobre. Con la lettera apostolica in forma di Motu proprio L’esperienza storica papa Francesco sostituisce il titolo «Archivio Segreto Vaticano» con l’antica denominazione «Archivio Apostolico Vaticano».

CARDINALI ARCHIVISTI

CUSTODI E PREFETTI