Archivio della Nunziatura Apostolica in Torino

con il contributo della «Compagnia di San Paolo»

I Papi hanno sempre avuto il diritto indipendente di nominare e inviare propri rappresentanti sia presso le Chiese particolari nelle diverse nazioni, sia presso gli Stati e le Autorità pubbliche. A partire dal XVI secolo, si è consolidata la rappresentanza presso l’autorità statale, attraverso legazioni stabilmente costituite, denominate nunziature apostoliche.

La documentazione presente nel fondo è frutto della molteplice attività (diplomatico-amministrativa, giudiziaria, fiscale-economica) della nunziatura permanente presso i duchi di Savoia, ufficialmente istituita da Pio IV il 1° luglio 1560 nella persona di Francesco Bachaud (1560-1573), vescovo di Ginevra, quantunque rappresentanti pontifici fossero accreditati presso quella Corte già dagli inizi del XVI secolo.

Costituita in concomitanza con i lavori conclusivi del Concilio tridentino, per assicurare, nell’immediato, la presenza dei vescovi piemontesi all’assemblea, ebbe quale principale obiettivo la salvaguardia di quella delicata area geografica - al confine con gli Stati protestanti, le cui diocesi risentivano già di una forte impronta «gallicana» - da contaminazioni eterodosse (specie calviniste e valdesi), e, al contempo, l’affermazione dei diritti giurisdizionali della Chiesa all’interno del ducato savoiardo.

L’ultimo nunzio lasciò Torino nell’aprile 1850. Dal 1856 e fino al 1891, la Santa Sede non accreditò più alcun suo rappresentante. Rimase «in servizio della Santa Sede a Torino» senza carattere diplomatico mons. Gaetano Tortone morto nel 1891. L’anno dopo l’archivio della nunziatura fu trasportato in Vaticano.

L’Archivio è a tutt’oggi diviso in due sezioni:

A] “Feudi del Piemonte”, dotata di un inventario sommario (ASV, Indice 1141), contenente circa 250 pezzi archivistici relativi per lo più all’attività diplomatico-ecclesiale del nunzio (Segreteria): carteggi dei rappresentanti pontifici con la Segreteria di Stato e vari organi di Curia (Congregazioni) e con diversi uffici periferici dello Stato Pontificio (altre Nunziature, Consolati Pontifici, governatori dello Stato ecclesiastico o dei feudi di Masserano, Tigliole, ecc.

Protocollo della Collettoria della Nunziatura


Rubrica del Protocollo inserta


già soggetti alla Santa Sede, atti relativi a visite apostoliche, carteggi con i vescovi piemontesi). In questa sezione sono presenti atti processuali provenienti dai tribunali dei governatori degli stessi feudi piemontesi e dal Tribunale della Nunziatura. Questi atti giudiziari sono ora confluiti nelle serie dell’Archivio del Tribunale della Nunziatura. Per agevolare i ricercatori si manterrà, per queste unità, traccia della precedente segnatura archivistica indicata nell’Indice 1141.

B] Atti del Tribunale della Nunziatura (in fase di inventariazione), consistente in:

- circa 2300 fascicoli processuali (1560-1753), organizzati in Acta diversa, Acta appellationis, Acta procuratoris Camerae Apostolicae, Acta Criminalia, Acta Spolii, Informationes, atti di altri tribunali laici ed ecclesiastici del Ducato di Savoia confluiti nell’archivio del Tribunale per diverse ragioni (avocazione dei processi da parte del nunzio, appelli al tribunale della Nunziatura per vertenze in seconda o terza istanza, atti confluiti fortuitamente o per motivi estranei alla procedura giudiziaria, come ad esempio il processo inquisitoriale celebrato nel 1560 dall’inquisitore Giacomo de Barilis di Collegno e dal giudice del ditretto vercellese Francesco Odeso di Crescentino contro Elena di Montonero, detta del Cara, vedova di Bartolomeo Ferrari, accusata di eresia e stregoneria). La schedatura di queste serie è stata ultimata. È ora in fase di revisione generale.
- circa 240 registri contenenti cause, sentenze del Tribunale della Nunziatura, decreti del nunzio, atti notarili diversi, documentazione di natura camerale, riflesso dell’attività di collettore apostolico del nunzio in Savoia, delegato alla riscossione delle decime o altre tasse ecclesiali imposte ai religiosi secolari e regolari e soprattutto alla riduzione alla Camera degli spogli dei religiosi (incameramento dei benefici vacanti e dei redditi dei beneficiati derivanti dall’amministrazione del beneficio ad essi conferito). Tra i registri sono presenti inoltre volumi provenienti da altri archivi secolari ed ecclesiastici, confluiti per vari motivi nell’Archivio del nunzio (tra l’altro, si conserva un «Registro delle cause et altre spedizioni della segreteria del Senato di Torino», contenente atti dal 21 febbraio al 29 dicembre 1628); volumi relativi a vescovati e abbazie (si conservano tra l’altro anche registri di atti del Tribunale e della Mensa arcivescovile di Torino). L’inventariazione sommaria dei registri è terminata; è in corso la foliazione e la revisione generale dei singoli pezzi.
- materiale di diversa natura del tribunale: testimoniali, informationes, suppliche al nunzio, frammenti di atti processuali, minute di sentenze, documenti contabili relativi a vari vescovati o benefici minori (non inventariata, quantificabile in circa 10-15m lineari di pacchi di ff. sciolti).
- corrispondenza diversa del nunzio apostolico con la Segreteria di Stato, vari organi di Curia, particolari (secoli XVII-XIX), quantificabile in circa 4-6m lineari; questo materiale è confluito nella sezione relativa alla «segreteria» del nunzio (già “Feudi del Piemonte”). L’inventariazione di questi carteggi prevede una schedatura semi-analitica delle singole unità.

La schedatura del materiale documentario è stata preceduta da una ricognizione generale delle unità, prive di qualsiasi ordinamento logico e da una riorganizzazione delle serie archivistiche suggerita dalla documentazione stessa. L’inventario contiene, per ogni fascicolo o registro o busta i seguenti dati: estremi cronologici dell’unità; titolo originale; breve regesto dell’unità; descrizione esterna; dimensioni, segnature archivistiche precedenti, note dorsali, presenza di sigilli, consistenza dei fogli secondo una nuova numerazione.

Il lavoro generale di inventariazione analitica del fondo, finanziato dalla «Compagnia di San Paolo» ha avuto inizio nella primavera del 2004. Alla sua conclusione sarà pubblicato, in formato elettronico e in stampa, il primo inventario analitico del fondo.